In un Paese civile e democratico dove, come recita la Costituzione della Repubblica italiana, “la sovranità appartiene al popolo”, chi gestisce un pubblico servizio non solo deve farlo assicurando la massima efficienza, ma è tenuto a rendere conto ai cittadini di come quel servizio viene reso. Per questo ritengo che l’amministrazione delle Ferrovie e la Regione Lazio, che ha la responsabilità della gestione del piano regionale della mobilità, debbano immediatamente spiegare ai pendolari della linea ferroviaria Frascati-Roma perché in più di una occasione, com’è successo questa mattina, sono costretti a viaggiare in condizioni inumane.
Anche oggi, infatti, in uno dei orari di punta, le 8.29, a raccogliere le centinaia di pendolari in attesa a Frascati è stato inviato il treno “Minuetto”, totalmente inadeguato: piccolo e stretto, tanto che già alla partenza abbiamo dovuto viaggiare (sono un pendolare anch’io) stretti come sardine. Lascio immaginare la situazione che si è creata quando il treno si è fermato alle stazioni di Ciampino e di Capannelle, prima di giungere a Roma Termini. Alcuni viaggiatori sono stati addirittura costretti a rimanere a terra.
Le Ferrovie e la Regione debbono chiarire ai cittadini per quale motivo venga utilizzato un piccolo e inadeguato treno come il “Minuetto”, per di più in orari di punta, su una tratta molto frequentata come la Frascati-Roma. Mi aspetto immediate scuse per i pendolari e risposte adeguate, anche perché i disagi per i pendolari si ripetono con preoccupante frequenza.
L’amministrazione delle Ferrovie deve rendere conto di come viene gestito l’importante servizio pubblico che le è affidato e la Regione Lazio deve dire chiaramente se ritiene, come io credo fermamente debba essere, il trasporto pubblico su ferro uno strumento da potenziare.
Massimo Marciano
portavoce del centrosinistra di Frascati