Il Consiglio comunale di Frascati
Il Consiglio comunale di Frascati

In merito a diverse illazioni non documentate apparse di recente su Internet riguardo al bilancio e alla situazione finanziaria del Comune di Frascati, il portavoce cittadino delle forze politiche del centrosinistra, Massimo Marciano, ha dichiarato:

“Sono convinto che Internet sia uno strumento essenziale di democrazia e di tutela della libera informazione. Purtroppo, però, l’esperienza ha insegnato a noi appassionati naviganti nella Rete che spesso nei suoi meandri si annidano ‘apprendisti stregoni’ dell’informazione e mestieranti della politica che usano il Web e i propri contatti e-mail per diffondere ‘balle spaziali’.

È quello che ho amaramente constatato leggendo, in questi giorni, diversi interventi online in cui sono state diffuse false e fuorvianti informazioni sul bilancio e sulla situazione finanziaria del Comune di Frascati. Il solo scopo che hanno questi giudizi ‘tarocchi’ è quello di diffondere tra i nostri concittadini informazioni sbagliate che, rimbalzando di sito in sito e ripetendo all’ossessione slogan fasulli e chiacchiere da osteria, vorrebbero far passare per vero ciò che non lo è.

Mi domando come certi sedicenti ‘operatori dell’informazione online‘ e anche certi politici locali possano far credere alla gente di sapere le cifre del bilancio di previsione 2011 quando il bilancio ancora non esiste. La legge, infatti, dà tempo fino al 31 marzo alla giunta comunale per predisporne lo schema, cosa che non è stata ancora fatta.

La colpa dell’attesa è del governo nazionale che, preso dalle beghe interne del centrodestra e dagli affannosi tentativi di salvare il Presidente del Consiglio dai procedimenti giudiziari che lo vedono coinvolto fino al collo, ancora non ha portato all’approvazione del Parlamento alcuni importanti provvedimenti, primo fra tutti il cosiddetto ‘federalismo’, la cui formulazione definitiva inciderà profondamente sul modo di predisporre i bilanci dei Comuni. Frascati, negli ultimi anni, grazie al centrosinistra ha sempre avuto il suo bilancio preventivo entro il mese di dicembre dell’anno precedente. Lo scorso anno, la famigerata manovra economica di Tremonti cambiò le carte in tavola, danneggiando i Comuni che, come Frascati, erano stati precisi nell’approvare il bilancio entro il 31 dicembre. Quest’anno la giunta Di Tommaso fa bene ad aspettare le decisioni del Parlamento, per dare a Frascati un bilancio che non imponga a posteriori manovre correttive a causa degli apostoli della ‘finanza creativa’.

Su Internet circola anche la ‘balla spaziale’ che il Comune avrebbe previsto in otto milioni di euro il valore degli introiti della vendita agli attuali assegnatari di alcune case di proprietà comunale. Balla doppia. Primo, perché non è il Comune – che per legge non può agire sul libero mercato come un privato – a determinare il prezzo degli immobili, ma l’Agenzia del Territorio. Secondo, perché l’impostazione in bilancio che la Giunta intende riconfermare non è di otto milioni (che è la somma del valore delle perizie dell’Agenzia), ma di quattro milioni, valutando prudenzialmente di concludere la vendita solo della metà degli immobili. È né più né meno quello che già è scritto nel bilancio dello scorso anno e che quindi dovrebbe essere ben conosciuto da chi, invece, parla a sproposito.

E le balle diventano addirittura tre, quando si vorrebbe far credere che l’importo degli eventuali incassi derivanti dalla vendita delle case comunali verrebbero usati per coprire fantomatici ‘buchi’ di bilancio. Quello che è vero, invece, è che tutto ciò che entrerà dalla vendita verrà utilizzato a favore della città: metà per estinguere anticipatamente dei mutui e metà per realizzare nuovi e moderni alloggi di proprietà pubblica.

E ancora, sul recupero Ici: la previsione in bilancio 2011 che la giunta sta valutando è di 900 mila euro, non certo di tre milioni, e fa riferimento, com’è noto, al recupero Ici prevalentemente dell’anno 2010. Sul recupero dell’evasione fiscale: se c’è chi evade il fisco è colpa dell’amministrazione comunale o di chi si sente coperto dalle politiche del centrodestra, come il famigerato ‘scudo fiscale’, che proteggono sempre i più ricchi a scapito di chi, avendo un misero salario o una pensione minima o ritenute d’acconto su compensi da collaborazioni saltuarie, paga regolarmente le tasse?

Occorrerebbe maggiore rispetto verso chi ha ora o ha avuto nel recente passato la responsabilità di dare a Frascati un’amministrazione corretta e rispettosa delle leggi, e magari sarebbe anche necessario informarsi direttamente da chi ha il compito di fare i bilanci prima di parlare di cose che non si conoscono.

Questa vicenda mi fa venire in mente l’amaro sfogo di un economista americano, che una volta disse che ci sono persone che perdono ore e ore a commentare l’opportunità dell’acquisto di una modesta bicicletta e poi liquidano in pochi minuti discussioni su bilanci anche di svariati milioni di dollari, su cui amministratori accorti hanno lavorato per mesi: tutto ciò perché tutti sanno cosa sia una bicicletta, ma non tutti sanno bene cosa sia un bilancio”.

Le “balle spaziali” in Internet sul bilancio del Comune di Frascati e le cifre per come invece sono

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